8 Novembre 1954 – Kazuo Ishiguro

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Kazuo Ishiguro

L’autore di questo mese è lo scrittore giapponese, ma oramai considerato inglese, Kazuo Ishiguro nato a Nagasaki l’8 Novembre 1954. Il romanzo che ho scelto per voi è “NON LASCIARMI” un libro non semplice da leggere per le tematiche trattate e, per quanto mi riguarda, anche un po’ per la lentezza della narrazione. Mi sono avvicinata per caso a questo autore e a questa sua opera, diciamo per curiosità nei confronti di una cultura letteraria, quella giapponese, che non conosco. La trama inizialmente mi è sembrata lenta nella narrazione in prima persona fatta dalla protagonista Kathy ma poi la tematica ha preso il sopravvento almeno su di me. Il titolo prende spunto da una canzone “Never let me go” della cantante Judy Bridgewater particolarmente cara alla protagonista che ci racconta la sua storia e quella di due suoi amici, Tommy e Ruth, con flashback a partire dalla loro adolescenza. I tre ragazzi sono cresciuti nel collegio Hailsham, nella campagna inglese, seguiti da tutori che si occupano della loro istruzione ed educazione, incoraggiandone la creatività. I loro lavori artistici migliori vengono selezionati da una misteriosa signora chiamata Madame per un’altrettanto misteriosa galleria. La loro è una crescita strana, isolati dal mondo, insieme ad altri ragazzi coetanei, senza alcun contatto esterno se non quello con i tutori. Tra i tre protagonisti nasce un forte ma difficile legame di amicizia. Tommy pur provando una grande affinità con Kathy si lega sentimentalmente a Ruth. Non si parla mai di come siano nati questi ragazzi, si usa spesso invece la parola “donatori”: diventeranno dei donatori. Questo è lo scopo della loro esistenza in vita e più ci si inoltra nei ricordi di Kathy più diventa chiaro il significato del loro ruolo futuro, soprattutto quando tutti e tre lasceranno Hailsham per andare a vivere nei Cottages, delle fattorie dove continuano a coltivare le proprie passioni. E’ qui che scopriamo il significato di “donatori”: i tre ragazzi e i loro compagni sono cloni umani creati in laboratorio per diventare donatori di organi. Nonostante siano consapevoli del loro destino i tre amici coltivano il sogno di poter condurre una vita normale, di avere un futuro diverso. Si illudono, Ruth in modo particolare, di essere stati modellati ad immagine e somiglianza di un’altra persona reale. Quando decidono, su segnalazione di una coppia di amici più grandi, con la quale condividono la vita ai cottages, certi di aver individuato il “doppio” di Ruth, di andare a cercare questa persona, ne ricaveranno solo un’amara delusione e la causa del litigio che li allontanerà per molto tempo. Kathy, a causa delle continue discussioni con Ruth, decide di lasciare i cottages e diventare una “badante” cioè colei che assiste i donatori dopo le operazioni, prima di diventarlo lei stessa. Kathy incontrerà di nuovo dopo molti anni l’amica in un ospedale dove Ruth è ricoverata dopo aver effettuato una donazione. Dopo qualche difficoltà riescono a ritrovare l’affetto e l’amicizia del passato e insieme vanno a trovare Tommy che ha subìto la terza donazione. Ruth sente di essere arrivata alla fine del suo viaggio, a causa di una donazione finita male, confessa quindi all’amica di aver sempre saputo che Kathy e Tommy avevano un legame speciale, che erano innamorati e le chiede scusa per aver voluto separarli. Sa di aver sbagliato e per farsi perdonare consegna ai due amici l’indirizzo segreto di Madame perché quando vivevano ai cottages avevano saputo che una coppia, se avesse dimostrato di amarsi davvero, poteva chiedere il rinvio delle donazioni. Alla morte di Ruth, Kathy diventa la badante di Tommy e danno libero sfogo al proprio amore. Insieme decidono di andare a cercare Madame e scoprire la verità su Hailsham, luogo privilegiato rispetto ad altre residenze simili perché aveva come scopo quello di dimostrare alla società esterna che anche i cloni hanno un’anima, una sensibilità concetti difficili da capire per gli umani “normali”. I due ragazzi scoprono una verità difficile da accettare ma che io non vi rivelerò per non togliervi il piacere della lettura. Mentre leggevo pensavo che i fatti narrati fossero così fantascientifici da ritenerli lontani nel tempo, in un futuro lontano. Più andavo avanti con la lettura più mi soffermavo a pensare alle vicende degli anni passati tipo la clonazione della pecora Dolly nel 1996 o la prima fecondazione artificiale nel 1978 e mi sono chiesta: ma forse il futuro raccontato in questo romanzo è già passato?

Kazuo Ishiguro ha vinto il Premio Nobel per la letteratura nel 2017. È nato in Giappone ma ha vissuto tutto la vita in Gran Bretagna acquisendone da adulto la cittadinanza. Il suo romanzo più conosciuto è sicuramente “Quel che resta del cielo” dal quale è stato realizzato l’omonimo film con James Ivory. Anche da “Non lasciarmi” è stato tratto un film con Keira Knightley ed è stato inserito tra i cento migliori romanzi in lingua inglese. Dopo una pausa di dieci anni da “Non lasciarmi”, Ishiguro ritorna sul palcoscenico letterario con un’opera completamente diversa dal suo stile abituale: un romanzo mitologico, “Il gigante sepolto”, ambientato nella Britannia del V° secolo, tra orchi, draghi e giganti, con scene cruente insolite in Ishiguro. Io che amo il fantasy (Tolkien è il mio mito) mi riprometto di leggerlo.

a cura di Stefania Bocchetta

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