2 marzo 1942 – John Irving

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Avevo pensato di festeggiare in questo mese il compleanno di Alessandro Manzoni del quale negli anni  ho letto, riletto e ri-riletto il magnifico “I promessi sposi”, che ho amato fino dalla prima, ridotta, edizione alla Scuola Media. Mi son detta però che forse era il caso di passare a qualcosa di più “contemporaneo” ed ho quindi approfittato di un romanzo di formazione – “Le regole della casa del sidro” – che occhieggiava ormai da molto tempo sullo scaffale della mia libreria, per spengere le candeline con lo statunitense John Irving. Nel libro, in cui ho trovato tanti riferimenti a Dickens, l’autore affronta molteplici tematiche, per loro stessa natura piuttosto complesse, e lo fa con un rispetto ed una leggerezza tali da mettere a proprio agio il lettore: dal senso di abbandono alla “legittimazione” dell’aborto (inteso come diritto delle donne a scegliere ed avere il controllo sul proprio corpo), dalla dipendenza alla violenza domestica, fino all’incesto. E poi l’amicizia, l’amore, la speranza, il rispetto, il significato di famiglia, del “sentirsi a casa “, del “prendersi cura. Dal romanzo nel 1999 è stato tratto l’omonimo film di Lasse Hallström, che ha ricevuto numerosi riconoscimenti, fra cui due Oscar nel 2000: miglior attore non protagonista a Michael Caine e migliore sceneggiatura non originale a John Irving.

Si narra la vita dell’orfano Homer Wells, che dopo ben quattro tentativi di adozione falliti diviene ospite permanente del St. Cloud’s, nel Maine, il luogo dove è nato e cresciuto e dove si sente a casa, fra le attenzioni e l’affetto di Nurse Angela, Nurse Edna, Mrs Grogan e dell’immenso Wilbur Larch, medico e direttore dell’orfanotrofio. Lo scopo del giovane Homer è quello di “rendersi utile”, secondo i principi e gli insegnamenti impartiti dal dottor Larch. Quest’ultimo, che nutre un affetto paterno per il ragazzo, lo inizia alla professione di medico, nello specifico al ramo dell’ostetricia, con la speranza che un giorno possa prendere il suo posto. Il dottor Larch all’interno del St. Cloud’s si occupa del “lavoro del Signore”, ovvero si prende cura delle donne che arrivano a partorire e dei loro figli, una volta che le madri sono tornate alla loro vita, ma anche di quello che all’epoca veniva definito il “lavoro del diavolo”, ossia l’aborto volontario. Il dottor Larch, che ritiene il proprio operato riconducibile unicamente al “lavoro del Signore”, non giudica mai le donne che decidono di interrompere la gravidanza, ma sostiene con fermezza il loro diritto a scegliere, offrendo la propria competenza – anche se questo significa andare contro la legge – per evitare che mettano a rischio la loro vita cadendo nelle mani di praticoni improvvisati. Homer si impegna, osservando Larch e studiando i testi forniti dal suo mentore ed acquisisce in breve tempo tutte le competenze necessarie, ma confessa al dottore di non volere praticare aborti in quanto, pur non biasimando Larch, considera tale pratica moralmente inaccettabile. Il dottor Larch comprende che tale posizione scaturisce anche da un’inesistente esperienza di vita del ragazzo: Homer non conosce il mondo oltre il St. Cloud’s ed è necessario che inizi a muoversi al di fuori di esso. Con la morte nel cuore Larch caldeggia quindi che il suo pupillo segua una giovane coppia, Candy e Wally, arrivata all’orfanotrofio per interrompere la gravidanza della ragazza, ad Ocean’s View, dove Wally possiede un’immensa coltivazione di mele da cui, fra le altre cose, ricava enormi quantità di sidro. I tre giovani instaurano una profonda amicizia ed Homer è grato per la magnifica opportunità ricevuta. Ad Ocean’s View si relaziona con molteplici personaggi, dalla dolce madre di Wally, Olive, al fragile Worthington Senior, al capo dei raccoglitori Mr. Rose, al pragmatico Ray Kendall, padre di Candy, e molti altri, che a poco a poco lo introducono alla vita “vera” ed alle sue regole. Quando Wally si arruola come volontario e lascia Ocean’s View, Homer comprende che il sentimento che lo lega a Candy non è solo amicizia, ma amore. La ragazza dal canto suo sostiene di amare entrambi i suoi compagni di vita, Wally ed Homer e pensa che solo il tempo, l’attesa, possano aiutarla a scegliere. Nel frattempo i due giovani iniziano una relazione amorosa ed in breve tempo Candy resta incinta. Fanno quindi ritorno al St. Cloud’s, dove viene alla luce Angel, per la gioia dei genitori e di tutti gli abitanti dell’orfanotrofio. Ma un giorno – come un macigno – arriva la notizia che l’aereo pilotato da Wally è stato abbattuto in Birmania ed il giovane risulta disperso…..

John Winslow Irving (pseudonimo di John Wallace Blunt Jr.) è nato ad Exeter, nello stato del New Hampshire, il 2 marzo 1942. Grande appassionato di wrestling, che pratica prima come atleta professionista ed in seguito come allenatore, pubblica il suo primo romanzo, “Setting Free the Bears”, alla fine degli anni ’60; a questo seguono altri due romanzi che – come il primo – ottengono il plauso della critica, ma non quello dei lettori. Deluso per lo scarso successo di queste prime opere, accetta la cattedra di professore di inglese al Mount Holyoke College. E’ il suo quarto libro, “Il mondo secondo Garp” del 1978, che lo consacra come uno dei migliori autori statunitensi della sua generazione. Il successo del romanzo darà luogo nel 1982 ad una trasposizione cinematografica diretta da George Roy Hill ed interpretata da Robin Williams e Glenn Close, oltre che dallo stesso Irving. Seguono i romanzi “Hotel New Hempshire” del 1981 e “Le Regole della casa del sidro” del 1985, anch’essi ispiratori di omonime pellicole dirette rispettivamente da Tony Richardson e Lasse Hallström. Tra gli altri romanzi: “In cerca di te”, “Ultima notte a Twisted River”, “In una sola persona”, “Pane e football. Due nazioni, due passioni”, “Viale dei misteri”. Attualmente vive fra il Vermont e Toronto.

di Silvia Corsinovi

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