Budino di riso

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Budino di riso

di Paola Lupparelli

Budino di riso
Budino di riso

Decalogo del budino di riso

Questo decalogo è tratto da uno dei libri di Silvia e Marco (Mollica’s Toscana); della loro passione per la cucina toscana ne hanno fatto un lavoro occupandosi di Street Food e raccontando le tradizioni culinarie locali con grande ironia. 

  1. L’è una delle colazioni tipiche dei fiorentini, ‘un c’è pancheic che tengano, le son roba da forestieri.
  2. ‘Un vi fate ingannare da i’ nome, ‘un penserete mica di mangiare quella robaccia in busta che vu comprate di nascosto!
  3. Lo si mangia a colazione, a merenda o a fine pasto, magari accompagnato da un bel bicchierino di vin santo.
  4. L’è un budino per via della parte cremosa all’interno, ma assomiglia ad una tortina.
  5. C’è chi gli garba più rustico con i chicchi di riso che si sentano, chi gli garba i’ chicco morbido, chi a cremina. Le son bone tutte le versioni
  6. Tonde, ovali, a cestino o a torta…fatelo come vu volete, ma per contenello ci vole la pasta frolla. Anche se l’è un vezzo “moderno”.
  7. L’è una tradizione quasi sparita nelle case di’ Granducato, per fortuna si trova ancora in alcune pasticcerie e nei forni. Meglio di’ cornetto vegano….
  8. L’è i’ dolce dell’infanzia, quando ‘un c’erano tutti quei troiai. Avvolti nella carta e sgranati cardi. Altro che merendine!
  9. Ova, poco zucchero, farina, burro, riso e latte. Pochi ingredienti parecchia sostanza. I’ contrario di’ che vu date ora ai figlioli.
  10. Di budini in Toscana ci se ne intende: di marroni, di semolino, di riso, di limone…l’Artusi ne descriveva un bel numero. Oggi s’è un po’ persa la tradizione, siamo tutti americani…Le tradizioni vanno rispettate… per il resto avete a festeggiare Halloween.

Silvia e Marco (Mollica’s Toscana)

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